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chedetelo a kalle |
E ci risamo. I soliti giornalisti. Non è piaciuta loro (come scriverebbero 'sti bacchettoni) una partita fantastica. Parlo dell'inter che ha battuto il baiern 3 a 2 in casa dei tedeschi. Che manco l'italia con la germania in messico. Una partita che tutti han visto e si sono divertiti a vedere. I gufi, i tristi e gli allegri, gli scarsi e i gli onesti, i distratti e gli acuti, i vecchi e i giovani. E indovina chi ha fatto la faccina? la smorfietta? i giornalisti. 'sti babbioni anchilosati e repressi che non li han voluti mai agli sparti del campino. La definiscono una partita giocata da chi sbagliava di più. Ma osannano il famoso 4 a 3 mechicano. Una partita bella è una partita innanzitutto non sacchiana. Quelle eran brutte (no per i milanisti, ovviamente e comprensibilmente) e scatolate. I giornalisti-ucoli devono capire che non ci capiscono niente di calcio, di emozioni, di agonismo. Se hai giocato una partita così almeno una volta nella vita, no, non puoi definirla secondo un fuorigioco millimetrico (che poi il cronista cronico definirà più fuorigioco che no) o una papera portieristica. Se l'hai giocata fosse anche contro i vicini di casa, sai che quello è calcio. Altro che il ruzzolamerdismo del barcellona senza un fallo, senza un lancio avventato di 50 metri, senza un'azione caparbia e solitaria del leone africano, senza l'anarchia consapevole di un piccolo olandese dai coglioni fumanti. Ecco quello che i giornalisti sportivi (sic!) non sono. Non sono tra la gente, non sono tra il popolo, non sono tra la folla, non sono tra gli italiani, non sono seri, non sono professionalmente all'altezza, non sono. E noi lì a godere come matti quando uno schema salta.
zamorano era all'allianz