Sono qui che ho appena finito di guardare il primo tempo di italia-urugai. la guardo perché il ritorno ai grandi livelli della celeste è uno di quei fatti calcistici che meritano rispetto. e io glielo voglio dare. gli uruguagi entrano in campo e sanno che son tornati forti e orgogliosi come un tempo. e che tempo. pronti via e segnano. e penso, cazzo la celeste! poi la partita si calma, tecnicamente non dice praticamente niente. l'italia gioca, ma non sa manco lei come gioca. gioca. vanno avanti e indietro, danno la palla all'ex papa del calcio ora solo culobasso pirlo. e poi balotelli. è qui che il tempo subisce una doppia velocità. una, quella del calciatore, per il quale il tempo s'è fermato. nel senso che lui è sempre uguale a quando giocava nella nerazzurra. forte, fortissimo, mattarello, gli fanno l'uomo addosso e lui abbocca, esagera nelle reazioni, prende a calci un palo. niente di nuovo dunque. nessuna cura inglese, mi pare. e poi c'è il tempo dei telecronisti. quello, il tempo delle chiacchiere, è andato avanti. avantissimo. quando giocava con l'inter tutti i gesti, ma dico tutti quelli che gli ho visto fare stasera (niente di che, per carità) venivano stigmatizzati, analizzati, criticati, esecrati, dagli uomini pagati per raccontare ciò che tutti vedono: la partita. oggi no. stasera no. balotelli, dicono le chiacchiere a pagamento, è un balotelli che piace, i giovani si rivedono in lui, applausi per lui, urletti per lui, dicono rigenerato da mancini. e penso due cose. una che non c'è onestà intellettuale (certo sì, dico onestà e penso a prostituzione murignana) per mancanza di palle e due che basta che uno non giochi più nell'inter che i chiacchierapagati si imbrodano. sport a dire il vero faticoso visti quanti giocatori l'inter ha creato e "liberato" in giro per il mondo. ora c'è l'intervallo e giunge la notizia che la iuventus ha chiesto 444 milioni di euro di risarcimento danni alla federazione italiana giuoco calcio. sono stati danneggiati da calciopoli. ma non era stato il loro avvocato a chiedere di essere retrocessi? boh. spengo la tv e accendo il caffè. è nero, ma lo verso in una tazza azzurra.
zamoranouruguagio