maggio 2012. smettono tutti e tutti insieme. sembra che si siano messi d'accordo e forse (ancora una volta?) è proprio così. in un colpo solo smettono delpiero nesta gattuso sidorf zambrotta (ambrosini è un pezzo che ha smesso). e per un verso o per un altro smettono con le palle gonfie. almeno così sembra. sembra che del piero non lo vogliano più e sembra che quelli del milan si sian rotti di stare al milan. ne han parlato e han detto "ma lo sai che? io me ne vado". ne devono parlare anche le società perché questo fuori tutto assomiglia più a una pubblicità di aiazzone che a una strategia manageriale. l'ultima sensazione che ho è che il calcio italiano povero di soldi e povero di tecnica sia anche povero, soprattutto povero, di leadership. la iuventus se la canta e se la suona con la terza stella che non se la fila nessuno, il milan come dice allegria, il suo tecnico, è da sei e mezzo. ora si parlerà di consacrazione di ignazio conte, di ritorno ai vertici, di vendetta e di riscatto. io continuo a parlare di campionato scarso vinto con 15 pareggi che sono una cifra da non sottovalutare, con poche squadre serie, molte valutazioni giornalistiche penose, scommesse balorde e di zeman che dice che altro che trenta, gli scudetti della iuventus saranno sì e no 22 o 23. che ci sta, sono tutto sommato nella media rispetto a inter e milan, anzi migliorano la media. ora sta alla dirigenza della iuventus smettere di gonfiare i marroni con le cazzatopoli e di pedalare e se ci riescono vincere ancora. magari con meno pareggi. poi per delpiero l'ho già detto: si metta a giocare in provincia come baggio e allora ne riparliamo.
zamoranononsmette