martedì 17 agosto 2010

Un calcio al mercato

Fino a qualche tempo fa, se Anastasi dalla Juventus andava all'Inter (a parte la qualità dell'affare che è tutta un'altra storia) era una roba che se ne parlava al massimo a scuola. Diciamo verso ottobre. E rombodituono che giurava fedeltà al cagliari, quella sì era una cosa sacrosanta. come un'alba dopo la notte. era così e basta. poi pian piano è uscita fuori 'sta storia delle bandiere che non ci sono più e poi la legge bosman o come cavolo si chiama quella schiappa belga che l'ha iniziata. così come se niete fosse. come se le stagioni finissero (va bene, non son più quelle di una volta) e fosse tutto normale. no che non è tutto normale. come non è per niente normale che il calciomercato sia un'evento da raccontare in presa diretta comprese le trattative campate in aria. senza il pentolone di mosca, cosa che rende tutto molto grave. ora gli spentolati e i privi di pendolino fanno sul serio. le chiamano le telenovelas. sono, secondo loro, le trattative lunghe. i giornalisti sportivi fanno le trasmissioni come fossero tribune politiche moderne dove vige la seguente regola:

  1. si parte da un'idea del tutto ipotetica
  2. si commenta come se fosse vera
  3. se ne traggono conclusioni
  4. si inizia un dibattito su quelle conclusioni
milioni di italiani a guardare il calciomercato. mi ricordano quegli scamagnati che in vacanza si mettono con moglie e figli a guardare le barche dei ricchi. c'hanno il gelato e le patatine. la vostra squadra è vostra e chi prende prende. ritornate all'amore per le maglie e le bandiere. già le bandiere. oggi le bandiere siamo noi. i presidenti invece di pensare alla tessera del tifoso ci invitino a cena e saremo noi a dire di no perché abbiamo un impegno. io, sono una bandiera. mica ci mando un altro in giro dopo che la mia squadra ha perso. ci vado io. e a letto col magone, ci vado io. io sono la bandiera. se non stiamo attenti, qui con la faccenda del calciomercato i giornalisti ci fregano. non ci credete? sentite questa:
quaresima entra e al primo tiro fa gol a sansiro. un buon investimento il trivela. diego va a roma e segna subito. 25 milioni sono tantini, ma la vecchia signora ha l'occhio lungo. ronaldigno rientra sul destro e fa gol, grande milanlab, grande galliani. tutti grandi al milan (ma non erano tutti vecchi?). infatti il trivela va in turchia, diego vorrebbero darlo in turchia e ronaldigno starebbe bene in turchia. ah, a proposito, ma anche ai turchi i giornalisti turchi avranno detto "finalmente è finita la telenovela quaresima"?
zamoranovive

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