giovedì 9 dicembre 2010

Le fregole del burlesque

Ora da noi va di moda il burlesque. tutti a dire che è sexy ma ironico. insomma si zoccoleggia ma con autoironia. beh comunque ci s'ignuda per farsi vedere. tanto è per gioco. e il burlesque e la sua autoironica carica di zoccolia sbarcano anche in serie a. in serie b no. lì c'è il grande toro che deve rimontare e non c'è tempo per le giarrettiere. ma di là, nel circo, è già un successo. i giornalisti sportivi sono tutti in prima fila con la loro autoironia. qualcuno s'è già messo il rossetto. a scai si sono già strizzati nei corpetti. e così vestiti hanno una scusa in più per continuare a:

  • non fare analisi tecniche, ma chiacchiere
  • darsi ragione uno con l'altro
  • continuare le telecronache di lernia
  • dire che il fuorigioco era dubbio
  • dire che il fuorigioco c'era
  • ridere a tutto quello che dice galliani (che ride)
e intanto il nostro campionato (a parte il bari e il cesena che giocano benissimo) va avanti senza gioco, senza giocatori buoni (o pochi: ibraimovic, etò) e nessuno dice niente. i tifosi han da fare con le tessere e li capisco. quello che non capisco è come non fare rubriche che parlino della tecnica generale delle squadre post calciopoli. un tema molto interessante. o di come possa l'aiax venire a milano e strapazzare il milan. ma guarda. senza ibraimovic.
tanto stasera mi fanno un burlesque.
zamorano ignudo

venerdì 12 novembre 2010

Campionato Amatoriale di Serie A

Un gran casino. Orde di finti mediani e flotte di attaccanti leggeri. Pattuglie di difensori incapaci di crossare. Allenatori che sembrano spettatori di una partita di tennis al Foro Italico. La testa di là e poi di qua e mai uno sguardo netto e profondo nella partita. Questa è la situazione dei calciatori nel più grande e importante Campionato Amatoriale di Serie A del mondo. Ci giocano anche quelli grassi in Italia. Solo da noi giocano quelli grassi e vecchi. Ora io non so la situazione in Lettonia o in Polonia, ma da noi giocano un sacco di bolsi. Proprio gente che non ha idea del gioco del calcio. Sono allenati da gente in gamba, intendiamoci, ma che col passare delle giornate s'innervosisce e smette di fare. Prendi il mio preferito. Ventura. Vista la pochezza dei suoi uomini ha assunto un atteggiamento dimesso. Da padrone della sala è diventato ospite del bar. E siccome la sa lunga e dei suoi compagni di pomeriggio non glene frega più niente, si scarmiglia. Il bavero della polo gli si affloscia. L'abbronzatura scolora in un pallido ceruleo che sa di mal di stomaco. Forza Ventura. Riparti con le tue avventure, racconta agli ignari astanti i tuoi viaggi e le scappatelle. Marino. Stressato. Malesani. Folle pirata. Quello che l'hanno appena esonerato dal Genova. Un fante. Rossi. Mastica e sta sempre più in giù con la testa. Ma ora vado a vedere Zeman e lì quel giorno sarò di nuovo in pace col calcio. Anche lui allena chi non sa. Ma non si deprime. E' come un principe che nel piazzale vede giocare i fanti. Sono fanti. Cosa vuoi che m'incazzi.
Zamorano corre

p.s. come disse un grandissimo allenatore a chi gli chiedeva lumi su come mettersi in campo: "chi sa, sa. E qui molti non sanno".

giovedì 28 ottobre 2010

comunque, naturale, tanta roba

tre parole per identificare il calcio parlato di adesso. comunque, naturale, tanta roba. come nel caso crasic. quello si butta per terra e l'assioma difensivo di chi lo difende è andare a vedere che il buttarsi in sé non è reato sportivo. perché ci vuole il dolo. dunque siamo alla parola di uno contro la parola di un altro. eeh sì perché basta che crasic dica che non voleva dolere, che la controprova non c'è. se non fosse per quel braccino che inopinatamente il blonde smuove come a dire "beccate questa". ora, la cosa straordinaria è l'estensione del concetto a calciopoli che i dirigenti iuventini stanno mettendo in atto in contemporanea e che i giornalisti filosoficamente avallano. dicono: se da napoli vien fuori che la iuventus è giuridicamente non perseguibile, allora rivogliamo due scudetti. comunque, naturale, tanta roba. ma c'è di meglio. dalle notizie dei prodi giornalisti sportivi, emerge la convinzione che a essere cercata non è l'estraneità, bensì la correità. è come se andate di notte a far danni in una città di matti e quando vi pigliano dite: ma qui la fan tutti. il che non significa che si può fare. quantomeno dopo la sanzione, ci scommetto, nessuno di voi andrà in giro a chiedere indietro gli strumenti della notte brava. andate a casa e state buoni buoni. ma torniamo alla straordinaria tesi esposta dal marotta. ci dice: se trovo il cavillo giuridico per scagiornare il blonde, chiedo la revoca della squalifica. non dice: se ci riprova un'altra volta lo faccio nero (di capelli).


comunque, naturale, tanta roba.

lunedì 13 settembre 2010

tatticamente perfetti

Altro che digno e bigno. cesena e bari. questa è materia giornalistica di cui parlare e di cui i giornalisti non parlano. ficcadenti e ventura. le cui etimologiche origini anagrafiche sono la chiave d'accesso al loro talento. vale a dire abitudine allo studio del problema e applicazione strategica. il primo problema per il ficca è stata la roma imbolsita dagli antibiotici estivi e soggetta a vampe di calore micidiali. il ficca lo sapeva e a momenti vinceva. a roma. poi ha stritolato il milan delle bellezze che si parlano tra loro e si dicono: quanto siamo belli, e tu digno sei fantastico, e cosa dire di te ibra, sei bellissimo e hai visto bigno? non è meraviglioso? ventura che è anche maledettamente simpatico parte con juventus e napoli. dice: ma io gioco come l'anno scorso. e la juventus dice: ma belli che siamo quest'anno? e l'entusiasmo dei tifosi? sarà un anno fantastico. e perdono. per supponenza e autoreferenza. i giornalisti non s'accorgono mai di niente e pensano: parliamo bene della juventus e del milan (dell'inter meno) che a quelli che ci ascoltano e leggono importa di questi, mica di sapere come va il calcio in italia e come il gioco delle squadre italiane sia straordinariamente bello e complesso. no per loro il calcio italiano è in crisi. come se non fossimo campeon d'europa. in inghilterra una partita come napoli cesena se la sognano. il ficca e il ventura. questi mi piacciono, no il celsi o il mancester. ma i giornalisti italiani dicono estirada. io dico spaccata.
zamorano italiano

domenica 29 agosto 2010

In provincia di milan

Tocca dirlo. quelli lì sono proprio dei provinciali che appena concludono un affare fanno la faccia spaurita e orgogliosa di chi sa che forse ha fatto un minchiata. forse buona e forse non buona. una rivalsa. te questa non la trombi più? aspetta che la prenda io che poi t'accorgi cosa hai perso. con 'sta storia degli scarti. gli altri comprano gente buona per il pallone che fa caterve di gol e poi di là li ricomprano dopo un anno che sono andati via. magari segnano pure nel derby (ma lo perdono). sembra proprio che quelli stiano lì a sospirare guardandoli giocare con le maglie degli avversari. ora prendi ibraimovic. uno fortissimo. con l'inter stratosferico. ha giocato anche rotto e poi s'è rotto per d'avvero e se n'è andato. te li immagini i dirigenti del milan in quei tre anni che solfa? che sospiri? ora l'hanno preso. a 'sto punto gli daranno tutto quello che lui vuole: rispetto, priorità, autorità, ibraimovicità. che né all'inter né guardiola gli hanno mai concesso. solidarietà per i tifosi rossoneri. gli mettono leonardo e quello è un genio, lo cavano di torno e han fatto bene a cavarlo di torno, gli mettono allegri e quello è uno che ha fatto bene con cellino, gli prendono vieri e vedrai che vieri non è finito, gli comprano ronaldo e vedi che il vero ronaldo è quello del milan e ronaldigno corre. cazzo. ma lo sai che corre per d'avvero? oddio sembra. così almeno ha detto la società. per i prossimi anni potremmo anche fare una formazione possibile dell'attacco del milan. ah, dimenticavo. negli anni in cui non comprano nessuno, o meglio, non ricomprano nessuno, hanno inventato borriello. oh, lo sai? quello è fortissimo. poi scatta l'anno del ricompro e borriello sparisce. dicevo una formazione possibile del milan nei prossimi due, tre anni: tutti vecchi dal portiere in su più i nuovi arrivi milito, etò, snaider. chiesto anche pandev, ma non piace a maldini. sicché non se ne farà niente. in compenso balotelli è sotto osservazione. sai mai come vanno 'ste cose.

zamorano fedele

mercoledì 18 agosto 2010

La sandoria in coppacampioni

Sono stato coi ragazzi doriani in curva in un perugia sandoria. giocavano mancini cerezo e una barca di altri giocatori che poi sarebbero diventati forti in altre squadre. e giocava moreno mannini. lo osannavano a ogni suo intervento. stasera sono qui in compagnia di uno e due (i miei pesci rossi) a guardare la doria contro i crucchi. i giocatori in campo non han tenuto l'emozione. ma io li voglio lo stesso incoraggiare e glorificare. per quei ragazzi che ho visto in curva e per il loro amore per mannini e la squadra. le bandiere siamo noi. e la sandoria è rimasta in 10. mannini si sta scaldando a bordo campo. sta a vedere che a marassi entra e segna.
vivazamorano

martedì 17 agosto 2010

Un calcio al mercato

Fino a qualche tempo fa, se Anastasi dalla Juventus andava all'Inter (a parte la qualità dell'affare che è tutta un'altra storia) era una roba che se ne parlava al massimo a scuola. Diciamo verso ottobre. E rombodituono che giurava fedeltà al cagliari, quella sì era una cosa sacrosanta. come un'alba dopo la notte. era così e basta. poi pian piano è uscita fuori 'sta storia delle bandiere che non ci sono più e poi la legge bosman o come cavolo si chiama quella schiappa belga che l'ha iniziata. così come se niete fosse. come se le stagioni finissero (va bene, non son più quelle di una volta) e fosse tutto normale. no che non è tutto normale. come non è per niente normale che il calciomercato sia un'evento da raccontare in presa diretta comprese le trattative campate in aria. senza il pentolone di mosca, cosa che rende tutto molto grave. ora gli spentolati e i privi di pendolino fanno sul serio. le chiamano le telenovelas. sono, secondo loro, le trattative lunghe. i giornalisti sportivi fanno le trasmissioni come fossero tribune politiche moderne dove vige la seguente regola:

  1. si parte da un'idea del tutto ipotetica
  2. si commenta come se fosse vera
  3. se ne traggono conclusioni
  4. si inizia un dibattito su quelle conclusioni
milioni di italiani a guardare il calciomercato. mi ricordano quegli scamagnati che in vacanza si mettono con moglie e figli a guardare le barche dei ricchi. c'hanno il gelato e le patatine. la vostra squadra è vostra e chi prende prende. ritornate all'amore per le maglie e le bandiere. già le bandiere. oggi le bandiere siamo noi. i presidenti invece di pensare alla tessera del tifoso ci invitino a cena e saremo noi a dire di no perché abbiamo un impegno. io, sono una bandiera. mica ci mando un altro in giro dopo che la mia squadra ha perso. ci vado io. e a letto col magone, ci vado io. io sono la bandiera. se non stiamo attenti, qui con la faccenda del calciomercato i giornalisti ci fregano. non ci credete? sentite questa:
quaresima entra e al primo tiro fa gol a sansiro. un buon investimento il trivela. diego va a roma e segna subito. 25 milioni sono tantini, ma la vecchia signora ha l'occhio lungo. ronaldigno rientra sul destro e fa gol, grande milanlab, grande galliani. tutti grandi al milan (ma non erano tutti vecchi?). infatti il trivela va in turchia, diego vorrebbero darlo in turchia e ronaldigno starebbe bene in turchia. ah, a proposito, ma anche ai turchi i giornalisti turchi avranno detto "finalmente è finita la telenovela quaresima"?
zamoranovive

giovedì 12 agosto 2010

Le telecronache sono una lernia

la più bella foto di calcio di tutti i tempi
Il calcio ci piace. Non c'è verso. Ci abbiamo giocato, da piccoli ci siamo sbucciati, abbracciati, rincorsi, picchiati e offesi. Per il calcio. Il prete pure ci rincorreva. E le telecronache le facevamo la domenica pomeriggio mentre si giocava. Anche da soli. C'era cudicini in porta. Mica cazzi! Le telecronache sono importanti. Lo devono capire quelli di skai che le massacrano. Urlettano come checchelle a ogni stronzata che fanno i giocatori nel campo. Con le seguenti modalità che vi prego di seguire e poi se non vi va potrete sempre dire "cosa ha fatto gilardino!" e cambiare blogger.
Dunque le modalità si diceva.

  • prima. essere super ruffiani. mai sentito strillare per cigarini, ma per giovinco si tirano in ballo i grandi degli anni settanta. recentemente lui e camoranesi sono stati apparentati alle genie catalane. giovinco gioca(va) nella juventus, il ciga, no. e il camoranesi non c'è verso di piazzarlo.
  • seconda. il senso di rivalsa. non essere mai stati scegli agli sparti da ragazzi ha creato degli scompensi caratteriali mica da niente. prendi carezza e vedi. altrimenti non ti spieghi uno che urla come un matto per un tiro in porta che anche mio nonno vede che andrà fuori di dieci metri. la rivalsa sta nel fatto che ora lui sceglie e fa biribimbumbò. ora sceglie lui. e urla.
  • terza. soffrire di logorrea. ma lo sapranno? ci sarà qualcuno che fa loro da tutor? i telecronisti skai t'ammazzano di parole inutili. loro soffrono di logorrea, ma noi di qua soffriamo di orchite. se poi non è colpa loro, allora gli strateghi della comunicazione skai sono degli improvvistati. ti raccontano che ascleicole ha toccato uno scorrimano a tredici anni e che a diciotto iaiaturè aveva salutato un passante e la mamma di quell'altro gli preparava lo zuppotto quando era ancora piccolino. e intanto la partita va avanti. un danno mostruoso per noi spettatori. quelle digressioni inutili e manco interessanti ti fanno sembrare un passaggio uno stupido vezzo. maccarone, ma che fai giochi? non senti marianella che ha da dire? marianella. un altro che non sceglievano mai.
  • quarta e più importante. non capirci una mazza di calcio. i nostri telecronici sono quelli che al bar, e c'erano sempre, non li chiappavi mai in castagna. te uscivi che avevi visto la partita no? e andavi al bar. loro erano già lì e già non erano d'accordo con te. dopo cinque minuti te non ti ricordavi più da dove era nato il discorso e quelli ti citavano il sessantatreesimo di bari lazio di cinque anni fa per dire che quello i falli cattivi i aveva sempre fatti. boh. sarà mica vero? ma il calcio è emozione, è un gesto piccolo, una movenza che hai visto e che t'è piaciuta, un fallo ben fatto, un'esperienza. al sessantatreesimo. ma va...
soluzioni finali. radiocronaca con volume zero della tv. una volta si usava, ma oggi non paga. lingua originale. buona idea per il calcio inglese, pessima in italia per colpa degli scarpini di turno che portano una leggera sfiga. dunque ne rimane una sola, ma buona. interazione col telecronico. si manda a quel paese in continuazione. non molto elegante, sono d'accordo, ma almeno l'arbitro lo lasci in pace. il problema è che a noi chi ci lascia in pace? perché poi a quel paese ci manda tutti balotelli.

vivazamorano