giovedì 12 agosto 2010

Le telecronache sono una lernia

la più bella foto di calcio di tutti i tempi
Il calcio ci piace. Non c'è verso. Ci abbiamo giocato, da piccoli ci siamo sbucciati, abbracciati, rincorsi, picchiati e offesi. Per il calcio. Il prete pure ci rincorreva. E le telecronache le facevamo la domenica pomeriggio mentre si giocava. Anche da soli. C'era cudicini in porta. Mica cazzi! Le telecronache sono importanti. Lo devono capire quelli di skai che le massacrano. Urlettano come checchelle a ogni stronzata che fanno i giocatori nel campo. Con le seguenti modalità che vi prego di seguire e poi se non vi va potrete sempre dire "cosa ha fatto gilardino!" e cambiare blogger.
Dunque le modalità si diceva.

  • prima. essere super ruffiani. mai sentito strillare per cigarini, ma per giovinco si tirano in ballo i grandi degli anni settanta. recentemente lui e camoranesi sono stati apparentati alle genie catalane. giovinco gioca(va) nella juventus, il ciga, no. e il camoranesi non c'è verso di piazzarlo.
  • seconda. il senso di rivalsa. non essere mai stati scegli agli sparti da ragazzi ha creato degli scompensi caratteriali mica da niente. prendi carezza e vedi. altrimenti non ti spieghi uno che urla come un matto per un tiro in porta che anche mio nonno vede che andrà fuori di dieci metri. la rivalsa sta nel fatto che ora lui sceglie e fa biribimbumbò. ora sceglie lui. e urla.
  • terza. soffrire di logorrea. ma lo sapranno? ci sarà qualcuno che fa loro da tutor? i telecronisti skai t'ammazzano di parole inutili. loro soffrono di logorrea, ma noi di qua soffriamo di orchite. se poi non è colpa loro, allora gli strateghi della comunicazione skai sono degli improvvistati. ti raccontano che ascleicole ha toccato uno scorrimano a tredici anni e che a diciotto iaiaturè aveva salutato un passante e la mamma di quell'altro gli preparava lo zuppotto quando era ancora piccolino. e intanto la partita va avanti. un danno mostruoso per noi spettatori. quelle digressioni inutili e manco interessanti ti fanno sembrare un passaggio uno stupido vezzo. maccarone, ma che fai giochi? non senti marianella che ha da dire? marianella. un altro che non sceglievano mai.
  • quarta e più importante. non capirci una mazza di calcio. i nostri telecronici sono quelli che al bar, e c'erano sempre, non li chiappavi mai in castagna. te uscivi che avevi visto la partita no? e andavi al bar. loro erano già lì e già non erano d'accordo con te. dopo cinque minuti te non ti ricordavi più da dove era nato il discorso e quelli ti citavano il sessantatreesimo di bari lazio di cinque anni fa per dire che quello i falli cattivi i aveva sempre fatti. boh. sarà mica vero? ma il calcio è emozione, è un gesto piccolo, una movenza che hai visto e che t'è piaciuta, un fallo ben fatto, un'esperienza. al sessantatreesimo. ma va...
soluzioni finali. radiocronaca con volume zero della tv. una volta si usava, ma oggi non paga. lingua originale. buona idea per il calcio inglese, pessima in italia per colpa degli scarpini di turno che portano una leggera sfiga. dunque ne rimane una sola, ma buona. interazione col telecronico. si manda a quel paese in continuazione. non molto elegante, sono d'accordo, ma almeno l'arbitro lo lasci in pace. il problema è che a noi chi ci lascia in pace? perché poi a quel paese ci manda tutti balotelli.

vivazamorano