lunedì 26 ottobre 2015

Giocare inespressi

Ecco perché il campionato è incasinato. il motivo è che ci sono squadre che giocano inespresse.
prendiamo il napoli, la fiorentina, il chievo, il sassuolo (la lazio non la conosco) e la roma. queste come giocano oggi giocheranno tutto l'anno. sono aperte e hanno chi prima e chi dopo, svelato i propri segreti atletici e tattici. prendiamo l'inter e la iuventus. mistero. queste due possono o diventare fortissime o rimanere così. inespresse appunto. se schiudono possono davvero essere differenti e in questa diversità la più intrigante delle due è la benamata. la difesa ce l'ha già forte (miranda è di grande livello) se sboccia murillo e mancini ci capisce qualcosa coi terzini che ha, quel reparto diventa mondiale. il centrocampo se a gennaio l'inter compra uno come el mudo vasquez è già forte e lo può essere ancora di più se sempre mancini smette di dare a medel i compiti del regista che per ora solo melo può provare a fare. incredibilmente in attacco il mancio non sa proprio come fare. dunque proviamo a ricapirci qualcosa: icardi è fortissimo ma non sa giocare di gruppo come invece zzeko della roma sa fare. allora, banale e da bar, devi portare il gioco da lui e lo puoi fare solo se giochi con liaic, iovectic e perisic tutti insieme e quando uno è sfinito ci metti al suo posto el trenza palacio. ora siccome la matematica non è un muricciolo, fatto salvo che ti ci vuole un portiere, due centrali difensivi e almeno un terzino, 4 attaccanti come si è detto, gli atri tre sono a centrocampo e han da essere presi tra quelli che rimangono fuori una volta date le maglie e guarin e melo. cioè 1 e 1 solo. il mancio vuole medel sempre in campo (e ha ragione) e anche tutti i tifosi. ma c'è un ma. non deve mai far ripartire l'azione. mai. rimangono fuori kondobbia e brozzovic che saran buoni da qui alla fine ma non ora. uno ha le palle ma è svagato, l'altro è concentrato ma senza palle. bel casino. altro bel casino è la situazione di squadre come il milan e la sampdoria i cui allenatori hanno caratteristiche simili per temperamento e strategie, ma che stranamente subiscono la squadra anziché guidarla. cioè a vederle sembrano squadre senza cervello e senza anima (il milan) o a modulo unico (la samp) ma non nel senso della tattica, nel senso del carattere: se trovano avversari che ci stanno allo scherzo, allora si divertono, altrimenti le prendono e si immusoniscono. come zenga e miailovic.
dunque per la vittoria finale dobbiamo aspettare di vedere se le inespresse sbocceranno e in quel caso chi avrà perso meno punti potrà dire la sua per la classifica finale. per me saranno proprio queste le favorite.

zamoranoespresso

mercoledì 16 settembre 2015

la costruzione di una squadra


Prime partite di campionato e primi risultati. Ma anche primi abbozzi di squadra, di squadre. Periodo interessantissimo per ché capisci come sono state le strategie e come giocheranno, salvo trombature degli allenatori, tutto l'anno. Direi che si può dividere il lotto delle squadre di serie A (o meglio, iscritte ALLA serie a, ma non DA serie a) in tre gruppi.
Quelle che giocano senza idee come l'anno passato (difesa totale e sporadico contropiede - milan).
Quelle che giocano con le idee dell'allenatore che prescinde da tutto ma non da quel poco che sa.
Quelle che giocano con lo stile della propria storia, amalgamato dall'allenatore (romainteriuventus).
Questa terza fascia è la più intrigante. Il più intelligente vincerà. Il più forzuto verrà esonerato. Il più fortunato farà i preliminari. Questo delle tre fasce è anche il motivo per cui il campionato è poco interessante. Devono aumentare le squadre in terza fascia. Il milan non può stare in prima fascia. Il suo allenatore lo capisca e si adegui. Non può mettere montolivo a buttar palloni lunghi per i due bomber e saltare sempre dico sempre il centrocampo che è il luogo consacrato alle giocate di fino, ai contrasti di brutto, alle risse e alle grandi intuizioni. Il serbo lo sa e cambierà prima di essere cacciato. Storia, storia, studiate la storia dei club. I supercorsi di converciano o come cazzo si chiamano, producono soltanto teoria e posti di lavoro molto ben pagati e elitari, d'accordo, ma lì non studiano storia.

zamoranosadistoria

sabato 16 maggio 2015

Il calcio totale e straniero



Mò questo qua si vergogna. Dice che si vergogna dell'Inter del triplete perché non c'era manco un italiano. Evidente sfogo di matrice razzista prima di tutto e poi inesatto. Nell'inter del triplete c'erano un sacco di italiani, anzi dovrei dire sacchi di italiani. Zanetti origini italiane da vent'anni in Italia cambiasso origini italiane da 10 anni in Italia e così milito e Motta e materazzi, non era italiano? Questi qui che ho menzionato non avrebbero potuto giocare in nazionale? A parte il loro valore assoluto come uomini e giocatori. Oggi il conte larussa in nazionale non fa giocare mezza squadra di aventi origini italiane? E Sacchi quindi immagino si vergogni anche dell'Italia. E fra qualche anno quando i migranti saranno finalmente cittadini italiani quel signore ipocrinuto si vergognerà da mane a sera della sua stessa patria. Noi interisti vincevamo nel mondo e lui si vergognava. Dice che pur di vincere saremmo stati capaci di qualsiasi cosa. Daltonico. Quello sono i iuventini, mica noi. Antistorico. Ricordo che per vincere, l'ipocrinuto chiese tre stranieri e non tre italiani come rinforzi. Della sua squadra si ricordano quei tre olandesi, ho detto olandesi, non propriamente genia italica quella fiamminga o surinamense. Quindi l'ipocrinuto ma che ha da vergognarsi se non di vergognarsi? Per vendere un libro sì che si è veramente disposti a tutto anche a parlare del calcio totale come fosse di casa sua. Ma non è farina di quel sacco, è farina straniera pure quella, è farina dei duch è farina di michels è farina di Giovanni Paolo Cruiff, il più grande. Straniero anche lui. Peccato non abbia mai vestito la nerazzurra. Certo provammo a prenderlo ma scelse Barcellona, peccato. Siamo internazionali anche nel nome, è una nostra missione. Rispetto. No to the racism. Che cazzo dici. Pensa prima di parlare. E non vergognarti se qualche volta vinciamo il triplete. O cazzo, una parola straniera.

zamoranoèstraniero