sabato 1 gennaio 2011

Leo va, Leo viene

E' buffo il modo in cui le notizie vengono presentate attraverso i cosiddetti organi di stampa. O meglio. E' chiaro. Come era chiara nelle motivazioni, quella straordinaria presa di posizione di josè sui prostituti intellettuali. Mi ricordo sconcerti che non entrava più nel collo della sua camicia. Pensai a uno schiatto in diretta. Uno passa dall'inter e va al milan e va tutto bene. Anzi va benissimo, se si pensa che ancora qualcuno dice che pirlo e sidorf sono stati colpi magistrali. Vallo a dire in curva: sono anni che dei due culoni lenti non ne possono più. Tutto tace su vieri e ronaldo, ma tant'è. Ancora oggi tutto tace sull'addio di maldini fischiatissimo. Questa è la manfrina giornalistica. Ma torniamo a noi. Leo va e tutto è stato taciuto. E dire che il leo è uno che se lo tiri per la giacca, lui risponde. E dire che è uno che se gli fai una domanda fatta bene, lui risponde. Invece niente. Silenzio. Se ne sta in brasile, al milan dicono che è sempre stato un bravo ragazzo, che la sua carriera è nella dirigenza brasiliana e via. Poi torna e va all'inter. Primo filmato che fan vedere a ski? lui che molla una gomitata vigliacca al suo avversario al mondiale. Poi la conferenza stampa. o non era conosciuto per la sua bontà? Il leo dice che col presidente non andava, che lui è libero e altre chiacchiere. ma alla fine non tiene. e la dice grossa. Dice: basta con 'sta storia del bravo ragazzo. qui m'han preso perché questa non è una società di bravi ragazzi. a questi qua non gli vuol bene nessuno. e loro se ne fregano. ecco perché son qui. sono finalmente un uomo libero. quando parla poi di murigno, beh lì è mestiere e in quello è bravo. anni di milan gli han dato la paraculaggine giusta. Il milan ha creato un mostro. il primo. ma ho la sensazione che ne usciranno fuori altri di mostri. a caldo penso a ancelotti, tassotti e, ovviamente, a maldini figlio. dicono troppe volte famiglia i rossoneri per esserne davvero convinti. a quelli dell'inter non riesce manco a dire "gruppo" figurati famiglia. succede che quando se vanno dal biscione alcuni di loro sputano veleno facile sulla beneamata. quel veleno che te ne accorgi che è rabbia per non esserci più. rabbia perché nessuno ti cerca più. rabbia perché l'inter continua a essere l'inter con e senza di te, o giocatore. e depaupera l'onnipotenza perfino del più forte di tutti ibraimovic. in un intervista dice - loro non sono importanti per me. io per loro invece sì - se la suona e se la canta. ma sbaglia. oggi non più perché è del milan, ma lo è stato eccome importante. ma ha cambiato maglie e... puff. non lo è più. questo è il destino di chi indossa la maglietta nerazzurra. matematica, non poesia.
zamorano è importante