giovedì 28 ottobre 2010

comunque, naturale, tanta roba

tre parole per identificare il calcio parlato di adesso. comunque, naturale, tanta roba. come nel caso crasic. quello si butta per terra e l'assioma difensivo di chi lo difende è andare a vedere che il buttarsi in sé non è reato sportivo. perché ci vuole il dolo. dunque siamo alla parola di uno contro la parola di un altro. eeh sì perché basta che crasic dica che non voleva dolere, che la controprova non c'è. se non fosse per quel braccino che inopinatamente il blonde smuove come a dire "beccate questa". ora, la cosa straordinaria è l'estensione del concetto a calciopoli che i dirigenti iuventini stanno mettendo in atto in contemporanea e che i giornalisti filosoficamente avallano. dicono: se da napoli vien fuori che la iuventus è giuridicamente non perseguibile, allora rivogliamo due scudetti. comunque, naturale, tanta roba. ma c'è di meglio. dalle notizie dei prodi giornalisti sportivi, emerge la convinzione che a essere cercata non è l'estraneità, bensì la correità. è come se andate di notte a far danni in una città di matti e quando vi pigliano dite: ma qui la fan tutti. il che non significa che si può fare. quantomeno dopo la sanzione, ci scommetto, nessuno di voi andrà in giro a chiedere indietro gli strumenti della notte brava. andate a casa e state buoni buoni. ma torniamo alla straordinaria tesi esposta dal marotta. ci dice: se trovo il cavillo giuridico per scagiornare il blonde, chiedo la revoca della squalifica. non dice: se ci riprova un'altra volta lo faccio nero (di capelli).


comunque, naturale, tanta roba.